Lugo è una città ricca di storia e tradizioni, che sin dal XV secolo, grazie al suo mercato settimanale del mercoledì, uno dei più grandi della Regione e d’Italia, e alla sua posizione geografica tra Bologna e Ravenna è divenuta un importante centro di commercio. Fiorente è l’agricoltura e molte le imprese artigiane e piccolo-industriali presenti sul territorio. Dotata di impianti sportivi, parchi nel centro cittadino, bar, cinema, osterie, pub, ristoranti, teatro, locali notturni, offre molti momenti di incontro, favoriti anche da varie manifestazioni che animano la città durante tutto l’anno.

roccaestense;neve;LugoSTORIA DI LUGO

Neolitico

La mancanza di fonti documentarie sull’origine di Lugo creò, nel Settecento, dei dissapori tra due storici che cercavano l’uno di dimostrare la romanità della città e l’altro di negarla.
Nel 1982 al centro del bacino di estrazione della Fornace Gattelli è stato individuato uno scavo archeologico. E’ situato a 14 metri di profondità. Si tratta di un insediamento neolitico che gli archeologi hanno attribuito alla cultura di Fiorano. Dagli studi risale a fine del V millennio a.C., tracce di successivi insediamenti risalgono all’epoca della colonizzazione romana.

Basso Medioevo

La prima testimonianza dell’esistenza del territorio lughese si trova in un documento del 782 d.C. nel quale Papa Adriano I, in lotta con gli Arcivescovi di Ravenna. Il Papa si rivolge a Carlo Magno, giudice della controversia, menzionando, tra i molti di proprietà della sede Apostolica, un “fondo Cento”, identificato nell’attuale Via Cento.
Il territorio ove è situata la città di Lugo, al centro della pianura di Romagna era, in epoca romana, compreso nella “centuriazione” ed abitato dalla tribù Pollia.

Il Medioevo

Altri documenti del 981 parlano di una «Massa di S. Ilaro» dove esistevano i fondi Cento e Biancanigo oppure, nel 1071, di un fondo Stiliano che, coi precedenti, faceva parte di quella massa ove esisteva una chiesa officiante, dedicata appunto a S. Ilaro. Solo nel 1147 si parla di un fondo «Lucus», mentre nel 1264 si trova traccia di una «Villa Lugi».
Nel 1161 Lugo venne data in feudo da Federico Barbarossa ai Conti di Cunio, che dovettero restituirla nel 1202 a papa Innocenzo III. Il Papa la cedette all’arcivescovo Alberto di Ravenna, che vi fece costruire le prime fortificazioni, incorporate poi nell’attuale Rocca.

Risorgimento

Durante le guerre che coinvolsero la Chiesa e le Signorie per il possesso delle terre romagnole nel corso dei secoli XIV e XV, la cittadina passò di volta in volta. Prima ai Polentani di Ravenna, poi ai Pepoli di Bologna, ai Visconti di Milano, agli Estensi di Ferrara. Gli Estensi la dominarono, quasi ininterrottamente dal 1437 fino al 1597, quando. Per estinzione del ramo diretto dei principi ferraresi, il territorio ritornò allo Stato della Chiesa sino al 13 giugno 1859.  I lughesi chiesero in quell’anno, con plebiscito, l’annessione al Regno di Piemonte e Sardegna lasciando il dominio ecclesiastico.

Il dominio francese

Il 30 giugno 1796 grande rivolta popolare contro i francesi durante la campagna d’Italia di Napoleone. I lughesi insorsero in risposta al pesante contributo di guerra prelevato dalle truppe transalpine. Il tributo comprendeva anche il busto argenteo di S. Ilaro, Patrono della città.
A Lugo due erano le classi sociali fondamentali: l’aristocrazia terriera conservatrice e clericale e i mercanti.
Fu proprio grazie all’influenza del ceto mercantile che nacque, alla fine del ‘700, il Pavaglione. I tre lati del quadriportico andavano a completare il loggiato eretto nel XVI secolo. La struttura fu concepita a scopo commerciale, per il fiorente mercato dei bozzoli da seta, per il mercato del mercoledì e per la fiera di ferragosto.

Era moderna

La struttura attuale è della seconda metà del ‘900.
Il mercato settimanale conta oltre 600 anni di storia, godeva di particolari esenzioni da dazi e gabelle fin dalla seconda metà del XVI secolo.
Fin dai primi decenni dell’età moderna i generi maggiormente trattati erano: grano, bovini, seta.

Lugo non solo si caratterizzava come nodo di traffico, centro commerciale ed agricolo, ma anche come importante centro finanziario, grazie alla presenza di una forte comunità ebraica.
Nelle campagne era presente una classe di mezzadri e di affittuari, che lavoravano le terre dei possidenti. Ed anche un ceto di piccoli proprietari nelle terre bonificate.
Questo ha consentito la pratica di colture intensive. Dal punto di vista politico la presenza per secoli di una forte aristocrazia terriera ha determinato lunghi periodi di stabilità ed ha consolidato il ruolo di Lugo quale polo di attrazione per i centri vicini.
Alla fine dell’800 si affermarono tra i lughesi i movimenti socialista e repubblicano. I  rappresentanti di questi movimenti guidarono alternativamente l’Amministrazione Comunale fino all’avvento del fascismo.

Il Dopo Guerra

Risorta rapidamente dalle rovine dalla guerra, grazie all’operosità dei suoi abitanti ed alla stabilità amministrativa, oggi Lugo riveste un importante ruolo nell’economia romagnola come centro di scambi e di commercializzazione per i prodotti agricoli della Bassa Romagna, confermando le caratteristiche e le vocazioni consolidate nei secoli scorsi.
Negli ultimi decenni si è sviluppata anche la piccola e media industria. E’ presente anche un dinamico artigianato legato in gran parte alla fornitura di attrezzature e servizi all’agricoltura. Vivace l’attività finanziaria.
Nel 1982 la città è stata insignita della Medaglia di bronzo al Valor Militare . Il 26 ottobre 1996, con cerimonia ufficiale, il Comune di Lugo ha ricevuto dal Consiglio d’Europa la “Bandiera d’Onore”. Un ambito riconoscimento di una delle più prestigiose istituzioni europee agli enti locali. La targa viene consegnata agli enti che si sono distinti per il loro impegno per l’Europa.

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