Abitanti di Giovecca-Frascata-Passogatto

826 al 31.12.2013 fra Giovecca-Frascata-Passogatto

Appuntamenti

Palio di S. Evaristo (corsa di cavalli; ultima domenica di agosto)

Impianti sportivi

Campo di calcio (comunale)
Campo di calcio (parrocchia)
Piastra polivalente (parrocchia)
Pista per corse cavalli (parrocchia)
Area verde di fronte alle ex scuole e area verde presente nella nuova lottizzazione

Scuole

Scuola materna (privata)

Centro Civico

Centro Civico: è nell’edificio ex scuole elementari. Viene utilizzata per i seggi elettorali e come sede della Consulta. Vi sono anche una sala per riunioni e attività ricreative (ginnastica per anziani, scuola di ballo, ecc.), un ambulatorio medico e una parrucchiera.
E’stata realizzata una cucina al fine di consentire la realizzazione di feste, incontri, ecc..

 

chiesapassogatto

Edifici storici di Giovecca-Frascata-Passogatto

A Passogatto la Chiesetta della Madonna di Loreto (1715) Indirizzo: Via Passogatto, 16 – Passogatto di Lugo – 48020 (RA)
Tel: 0545 74253, info – Parrocchia, piccolo santuario di recente restaurato;

a Giovecca Palazzo Dal Buono; a Frascata Villa Manzoni.

Servizi

Le frazioni di Giovecca-Frascata-Passogatto sono servite da un servizio di trasporto verso le strutture ospedaliere rivolto in particolare agli anziani; è gestito dai Volontari del Centro Sociale “Cà Vecchia” di Voltana. Tutte le aree verdi delle frazioni sono curate da volontari. Gli impianti sportivi sono gestiti e curati da Associazioni sportive di Volontariato.
A Passogatto, dopo la ristrutturazione della chiesetta della Madonna di Loreto, un comitato di cittadini sta promuovendo una serie di iniziative legate alla storia e alle tradizioni locali in collaborazione con la Consulta.

Passogatto

Le terre intorno al Vatreno ( fiume Santerno), dove oggi sorge Passogatto, erano occupate fino al 191 a. C., dai Galli Boi che in quell’anno furono cacciati dai Romani che li respinsero al Sillaro.

La zona nei secoli, subì terremoti e inondazioni che la modificarono profondamente ma ritrovamenti antichi confermano che la Bassa Romagna fu terra popolata e ferace prima di diventare paludosa e malarica.

Da queste prime notizie si risale fino al 1437 quando il Papa Eugenio IV cedette i territori del dominio di Lugo e contado al signore di Ferrara Nicolò d’Este, ricevendo in compenso 14.000 ducati e 100 moggia di frumento.

L’abate Uguccione cedette il 7- 04 –1439 ai signori De Bon, le terre dove oggi sorgono Giovecca e Passogatto.

In quell’epoca la Bassa Romagna era paludosa e boschiva, gli abitanti erano dediti all’allevamento delle bestie e alla pesca, alloggiavano in case fatte con ciò che la natura offriva: legno ed erbe palustri.

Fu sotto il dominio degli Este che la zona, essendo di importanza strategica per la difesa dei territori dei signori di Ferrara, venne trasformata in un vero e proprio forte, tanto che le milizie spagnole di Giulio IV nel 1511 per entrarvi, dovettero minarlo e farlo saltare. Consolidato il loro dominio, acquistata Lugo e la sua Rocca. La zona per gli Este rappresentava l’estrema difesa sulla via di Ferrara.

Nel corso di quest’opera di fortificazione del territorio, Borso d’Este nel 1460 condusse il fiume Santerno, che allora si perdeva liberamente nella valle detta di Lugo o San Bernardino, nel Po di Primaro alla Rossetta ( circa dove ogge sorge Lavezzola ).

Perchè il nome di Passogatto?

Tale percorso rimase inalterato fino al 1604, quando il nuovo governo Pontificio, che era succeduto agli Este, dirottò il Santerno a Giovecca. Sempre nel 1604 venne istituito un passo a guardia detto “ del Gatto”.

E’ proprio da questo passo che sembra avere tratto il proprio nome la borgata di Passogatto. Le ipotesi sull’origine di questo nominativo in realtà sono molte, alcune delle quali curiose come la tradizione che vuole che le acque del Santerno fossero piene zeppe di pesce-gatti o quella secondo la quale le famiglie della zona, dovendo convivere con una fame “vorace ed arretrata”, venissero paragonate dai lughesi a gatti randagi e famelici.

La stessa origine della parola gatto però, dal latino “gata, gatta, gattum” ossia graticciata , cancello, così come l’usanza di delimitare i confini tra i campi e la strada con i cd. “spéin d’gata”, siepi molto presenti in questi territori, portano ad interpretare il toponimo Passogatto, come passo del fiume o della guardia. Passo che oltretutto ritroviamo raffigurato anche in una suggestiva stampa raffigurante la Madonna Venerata nel locale oratorio. Nell’immagine si vedono alcune barche in mezzo alla corrente e alcune figure umane sulla riva del fiume, vestite con uniforme da guardia.

Ritornando alla zona del territorio, nel 1699 la zona divenne di proprietà di Andrea dal Buono poi fu feudo della famiglia Bentivoglio. Nel 1695 fu la volta di quella dei Manzoni che costruì nel 1720, in prossimità e a guardia del passo, un’altra delle loro dimore “forti e ragguardevoli” di campagna, capaci di reggere gli assalti delle soldataglie più temute, dei briganti e la furia delle alluvioni più disastrose. I Manzoni, pagando i dovuti tributi alle Autorità Superiori, tennero fino al 1893 tutti i diritti su detto guado o traghetto.

Dove Dormire

DOLCEZZE E DELIZIE
Passogatto, LUGO (RA) dista 4 Km da Belricetto
Via Passogatto 35
Cell. 366 1536162